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Ohm Namah Shivaya
Signore, sia fatta la Tua volontà
In merito al "Io Sono" un pensiero di Mahavatar Babaji, "chi sono Io?"

“Io sono Esistenza-Conoscenza-Felicità assoluta. E' mia natura essere Quello. Non posso essere altro da Quello. Quello soltanto, senza inizio né fine. E' la Mia reale natura innata. Sono l'Assoluto e il Supremo Sé, ambedue dentro e fuori il finito. Sono la Verità eterna e sempre esistita. Sono l'unico Uno, tutto è nel Mio Sé e nulla esiste tranne Io, dentro e attraverso tutta l'esistenza. Sono il Senza Forma in tutte le forme. Il cambiamento è legato alla forma e la forma è legata al cambiamento pero' Io sono al di là di tutte due. Non mi toccano le infermità della carne che strisciano sotto i piedi della forma e del cambiamento. Io Sono l'unità monistica, qua, là, ovunque e sempre, anzi, per sempre. Dov'è la felicità fuori dalla realizzazione dell'Uno senza alcun due ? Sento di essere la felicità stessa, tutta. Io Sono tutta la Felicità. Io Sono tutta la
Chi è Babaji ?

gioia. Risplendo nel sole e nella luna e nelle stelle e in tutto l'universo. Io Sono il sole dei soli, risplendo nel sole la in alto. Io Sono la luce cristallina nel sole e la purezza verginale nella luna. Io Sono la scintilla che brilla nelle stelle e il principio che sostiene tutto l'universo. Io risplendo, i soli risplendono. Il sole sussurra calorosamente la Mia eterna presenza in lui. Io Sono realmente tutto Me Stesso in tutto – il sole, la luna, le stelle e l'intero cosmo. Io Sono l'oceano vivo dell' Estasi che colpisce furioso e si gonfia e tempesta e appiattisce terra e cielo. Io invio continuamente onde su onde di estasi inarticolata sopra il mondo affogandolo e disperdendo tutti i suoi pensieri e preoccupazioni. Io batto in ogni petto, vedo in ogni occhio, pulso in ogni pulsazione, sorrido in ogni fiore, brillo nel lampo e grondo nel tuono. Io ondeggio in ogni foglia, Io fischio nei venti, ed Io rotolo nei mari gonfi. Io sono la Saggezza dei saggi, la Forza dei forti, e l'Eroismo degli eroici. Io Sono la vera vita dell'Infinito, dentro e fuori. Io Sono l'Uno in tutto e il Tutto nell'uno. Io Sono la personalità impersonale di tutto l'universo."

Babaji
brano tratto dal libro :
Master key to All Ills  (S.A.A. Ramaiah M.A.)

Babaji nacque con il nome di Nagaraj il 30 novembre 203 dopo Cristo a Prangipettai, un piccolo villaggio del Tamil Nadu in India, e tutt' oggi non risulta morto. Si sussurra che sia stato visto da moltissimi devoti e non solo, negli anni a intervalli di decenni, perfino di secoli, e sempre col medesimo aspetto vigoroso e giovanile, in molti casi appariva contemporaneamente a più persone e nel medesimo momento con aspetti diversi, da giovane o anziano (come racconta Yogananda in "Autobiografia di uno yogi"). Di tanto
in tanto si parla di avvistamenti, di incontri, di sconvolgenti esperienze di uomini comuni (ma dallo spirito puro e devoto) con questo essere straordinario che, per usare l’espressione di Sri Aurobindo, ha saputo varcare i limiti della condizione umana  e ha raggiunto, mediante l’illuminazione, quella natura sovrumana che è frutto del risveglio. Ripercorriamo brevemente dei passaggi fondamentali per conoscere come Nagaraj divenne Babaji. All’eta` di cinque anni Nagaraj (Babaji) fu rapito da un commerciante che lo porto' nell'attuale Calcutta. Un ricco mercante compro' la sua libertà. Raggiunse alcuni anni dopo, un gruppo di monaci erranti con i quali studiò la religione sacra e la letteratura filosofica dell'India. Tuttavia non era appagato da queste conoscenze, così quando sentì parlare di un grande siddha, un maestro perfetto chiamato Agastyar che viveva nel sud dell'India, decise di fare un pellegrinaggio al tempio sacro di Katirgama nel sud di Ceylan, dove incontrò Boganathar discepolo di Agastyar, con il quale passò quattro anni, studiando intensamente i "dhyana", o meditazioni, e il "Siddhantham", la filosofia dei Siddhas. Fece l'esperienza del "sarvikalpa samadhi``, lo stato di assorbimento cognitivo, ed ebbe una visione del Signore Muruga, Dio del tempio di Katirgama. A 15 anni, Boganathar lo mandò dal suo guru, il leggendario Agastyar, il quale viveva vicino a Courtrallam nel Tamil Nadu. A Courtrallam, dopo 48 giorni di intense pratiche yogiche, Agastyar si manifestò a Nagaraj e lo iniziò nel Kriya Kundalini Pranayama, una potente tecnica di respirazione. Disse poi al giovane Nagaraj (Babaji) di recarsi a Badrinath nell' Himalaya per praticare intensamente tutto quello che aveva imparato. Così sarebbe diventato un "Siddha". Per i 18 mesi Nagaraj si isolò in una grotta dove praticava le tecniche yogiche imparate da Boganathar e Agastyar. Durante questo periodo abbandonò il suo ego e tutto il suo essere fino alle cellule del proprio corpo al divino, il quale scese in lui. Divenne un Siddha ossia quello che si è totalmente fuso con la potenza e la coscienza del divino. Il suo corpo non era più assoggettato ai colpi della malattia e nemmeno alla morte. Trasformato, divenuto un Mah, un Grande Siddha, si dedicò all' elevazione dell' umanità sofferente. Babaji non si identifica più con una personalità umana limitata, né con una serie di eventi, e nemmeno con il suo corpo trasformato nel divino, lui è in ogni luogo in ogni momento, può manifestarsi anche nel sonno cosciente.
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