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Osservare il Silenzio:
La Regola del Silenzio:
ascolta, raccogli, analizza, assimila, diventa… e poi parla.
(da: insegnamenti esoterici)

Un antico aforisma dice che: “cattivo discepolo è colui che, appena appresa una nozione, corre a gridarla ad ogni angolo del mercato”.

Il parlar leggero della mente, senza badare alla sostanza, né alle conseguenze del proprio dire, è fuorviante e volge all’apparire. Le parole vanno dosate con qualità, verbalizzare un pensiero corrisponde all’incarnazione del pensiero stesso. Mediante il silenzio, l’attenzione si distoglie dall’ego, permettendo nella quiete, l’ascolto della voce dell’Anima mormorare con purezza il suo Amore.

Il silenzio non esiste in ciò che è vivo poiché ogni forma di vita emette una frequenza vibrazionale percepibile come suono o rumore. Per ottenere il vero silenzio, bisogna ridurre ogni vibrazione a zero, ottenendo ciò che definiamo “morte”. Il Silenzio quindi, può essere inteso come cessazione del rumore, del suono, di ogni attività dispersiva o vitale. Fare silenzio è un’altra cosa, non si intende solo il non parlare ma anche il riuscire a far tacere la propria mente, ciò implica l’esclusione della nostra attenzione da rumori, pensieri, emozioni, entrando così in uno stato di contemplazione cosciente. Il silenzio è lo strumento indispensabile per conseguire la concentrazione necessaria per guardare nel profondo di noi stessi. La coscienza è già presente in noi ma solo nel silenzio possiamo trovarne la fonte dentro di noi e di conseguenza raggiungere obbiettivi che altrimenti non sarebbero possibili.

Andrea G