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Una visione spirituale del Suono e della musica:
Il suono è stato considerato principio fondatore dell'universo da molte culture del passato le cui antiche scuole avevano una conoscenza del suono molto evoluta, arrivando a comprenderne le vibrazioni e annoverandole tra le cause primarie della formazione dell'universo. Sulla Bibbia si dice:  "In principio erat Verbum" in principio fu la parola, in realtà il Logos, la volontà espressa, la vibrazione, quindi possiamo dire che in principio fu il Suono. Alla base della più antica filosofia greca vi era la corrispondenza: pensiero-parola-realtà. Ma la filosofia greca ha attinto dall'Egitto. E infatti la genesi egiziana di Menfi recita: Ptah, il grande, è il cuore (cervello) e la lingua (parola) dell'Enneade degli dei, lui creò gli dei, nacque nel cuore e nacque sulla lingua qualcosa nella forma di Atum. Ora, Atum è il creatore, ma si capisce che lui stesso è stato creato, grazie al cuore (sede del pensiero secondo gli Egizi) e alla voce (lingua). Nella mitologia greca si racconta che Orfeo scese agli inferi col potere della vibrazione e del suono per ammaliare e possedere quindi le forze infernali. Anche le tradizioni Hopi e Navajo asseriscono che in tempi antichi gli sciamani proferivano parole sopra la sabbia e creavano modelli (nel senso di forme e calchi), un concetto non dissimile al Mandala e gli Yantra indù che si dice siano espressione della vibrazione divina. Alla base della Genesi hindu è inutile dirlo, vi è il suono. Secondo antiche narrazioni indiane, con i suoni è possibile materializzare degli oggetti e addirittura esisterebbero delle città invisibili. Il suono permea profondamente le culture orientali a tal punto che lo studioso Guy Beck le descrive come "Teologie soniche". In esse la genesi del mondo e della materia avvengono tramite un "suono primordiale" che dà forma ad un "pensiero" di Dio e lo proietta nell'universo, il che non appare poi così lontano dalla visione simbolica giudaico-cristiana. Il comandamento "non pronunciare il nome di Dio invano", sembra derivi dal fatto che per gli ebrei alcuni nomi sono impronunciabili, a causa del loro potere e della loro appartenenza ad esseri spiritualmente superiori e vicini a Dio. Potremmo affermare che l'intero arco dell'evoluzione universale porta la monade a percepire ed a riconoscere l'armonia, dal caos; il suono e la musicalita' innata, dal rumore.
Schopenauer disse che vi è qualcosa nelle arti che conduce dal transitorio all'eterno, Rudolf Steiner, che tutte le arti fatta eccezione per la musica, traggono i loro modelli dal mondo materiale, dal mondo esterno, fatto di colori, forme e movimento. La musica invece, non può attingere da modelli esistenti nel mondo fisico che esprimano l'elemento musicale, è come se il musicista stesse col suo orecchio appoggiato sul cuore della natura percependo la volontà della natura e la riproducesse in una sequenza di note musicali. Le altre arti quindi sono espressioni di immagini della volontà, la musica invece è l'espressione immediata della Volontà stessa, senza l'intervento della rappresentazione. In altre parole Steiner disse che le arti come la scultura, la pittura, la scrittura ecc. sono "immaginazione" la musica invece è "ispirazione", il modello della musica sta nello spirituale mentre i modelli delle altre arti sono nel materiale. Goethe nel suo viaggio in Italia disse: "Nelle opere create secondo leggi naturali, quindi riunendo ordine, misura e armonia, cade ogni arbitrio, ogni finzione, diviene Arte : è necessità, è Dio stesso che parla." Le altre arti, come architettura e scultura, sono musica irrigidita, se i dipinti potessero essere resi fluidi, scorrevoli, agirebbero in modo simile alla musica. La musica parla agli uomini in modo molto più intimo e immediato. La figura di Georges Ivanovic Gurdjieff (filosofo, scrittore, mistico e "maestro di danze" armeno) è molto rappresentativa quando si parla di una dimensione spirituale della musica, il suo sistema dell'Universo si basava proprio sulle note musicali e sulla "legge dell'ottava", una delle tante leggi che, a suo dire, governano il cosmo e gli uomini. Tale legge afferma che tutte le cose hanno uno sviluppo, un cammino di evoluzione ed involuzione. Nulla rimane mai immobile, e questo continuo movimento è simile allo sviluppo della scala musicale: si passa da un grado di esistenza ad un altro, per passaggi intermedi, fino ad arrivare al punto di partenza ma con una consapevolezza (o con un'ignoranza) due volte superiore, per cui si dice che si vibra all'ottava superiore. Ascoltando opere di Wolfgang Amadeus Mozart, abbiamo una forma sublime di linguaggio musicale, spontaneo, diretto per cui si può dire che con Mozart è come se fosse il divino che parla direttamente nella freschezza dirompente delle sue note. Specialmente nelle composizioni di Rossini, le vibrazioni proseguono dentro il corpo eterico, ma con l'ascolto di Wagner si può conseguire una trasformazione del temperamento e delle proprie tendenze insite nel proprio corpo eterico. Richard Wagner ha sviluppato un pensiero musicale "forte", per cui la sua musica sembra più penetrare l'Intelletto umano fino a congiungerlo col divino. Beethoven disse che, "per comprendere la musica nella sua vera essenza bisogna conoscere prima il ritmo dello spirito." L'arte sublime di Johan Sebastian Bach è quanto di più perfetto si possa architettare su un linguaggio musicale, il cosiddetto sistema tonale con Bach raggiunge l'apoteosi. Il pensiero si fa così emanazione dello spirito. Viviamo in un Universo informato e modellato da un Ordine matematico così armonioso da assomigliare a una sinfonia. L'universo ha un suo suono e ogni pianeta ha una sua vibrazione particolare, che può essere tradotta in note musicali. Quando la navetta spaziale tornò dal suo viaggio da Saturno gli americani misero in un computer una cassetta registrata vicino agli anelli del pianeta e ne uscirono le prime note della "Toccata e fuga" di J.S. Bach. D'altronde tutto esiste già è stato già pensato ed è a disposizione, ogni artista capta intuitivamente, anche se non ne è consapevole, delle informazioni che esistono su vari livelli di coscienza e con la sua creatività riproduce un modello che esiste già, se pur in un'altra dimensione.





volta capta tutte le energie dell’universo e quelle che ognuno di noi possiede nel proprio corpo. Dobbiamo, dunque, considerare il nostro corpo come un risuonatore, una cassa armonica con sue peculiari e proprie caratteristiche che è stimolata sia dall'ascolto di suoni esterni, cioè da quei suoni che ascoltiamo nell'ambiente che ci circonda (quello naturale, quello lavorativo, ecc.) o nei diversi brani musicali qualsiasi sia la cultura che li ha prodotti, sia da suoni prodotti dal singolo individuo con la voce. La reazione, che il sistema corporeo mette in atto, può essere fondamentalmente di due aspetti: uno a livello di risposta vegetativa ed uno di risposta emozionale. Il suono quindi non può essere considerato solo dal punto di vista fisico, acustico, ma deve essere visto nel significato della rappresentazione materiale della vibrazione oppure nell'altra sua faccia, ovvero la luce, che rappresenta un altro suo aspetto fondamentale. Il suono è modulato da una vibrazione di ordine superiore e trasmette qualcosa che non è ristretto alla frequenza di base infatti la sua ricchezza di informazioni e contenuti è infinitamente maggiore di quella espressa dal punto di vista fisico.
Secondo Yogananda, uno yogi ascolta l’impareggiabile Voce Cosmica o Suono dell’OM, che emana da molte acque o elementi, costituenti l’intero universo macrocosmico e microcosmico fisico, astrale ed ideazionale. Uno Yogi può distinguere, con elevati metodi spirituali, i diversi suoni della sinfonia astrale, che emanano dai plessi, nel modo seguente:

Midollo – sinfonia astrale OM di tutti i plessi;
Cervicale – il fragore dell’oceano;
Dorsale – le campane che echeggiano a lungo;
Lombare – arpa;
Sacrale – flauto;
Coccigeo – il ronzio del calabrone.

Un antico racconto vedico narra che il saggio Narada andò da Dio a lamentarsi del disordine e della disarmonia che regnava a quel tempo sulla terra e ricevette da Lui, come rimedio, le note musicali e le leggi delle interrelazioni tra i suoni. Il suono di molte acque di cui ha parlato S. Giovanni nel Vangelo, è composto da specifici suoni astrali dei sette plessi e dell’impareggiabile Suono Cosmico dell’Om. Questo fenomeno è dappertutto, come nella formazione delle galassie così nella struttura dell'atomo. E così anche il suono e la musica vibrano ad una determinata frequenza, creando un vortice ed un centro di gravità che si esprime in tanti modi per esempio, uno di questi è la nota musicale: il do, il re, il mi ecc. Ogni nota è un tipo di energia vibratoria che mette in moto tutti i meccanismi ad essa collegata, per legge naturale, per simpatia, per la legge del simile che attira il simile.

RISONANZA E SIGNIFICATO EURITMISTICO DELLE VOCALI
Nelle lettere antiche, indicanti le note musicali troviamo l'espressione delle 5 vocali:

UT (do antico) = U : ha un richiamo in noi stessi, rifugge le cose;
RE = E : è qualcosa che separa dal mondo esterno;
MI = I : è l'espressione dell'Io in tutte le lingue; (ich, I, io, Je)
FA = A : espressione della meraviglia;
SOL = O : sacrifica sè stessa per abbracciare il mondo.
Nel La e nel Si vengono ripetute la A e la I.

Sappiamo che ci sono 7 note in una scala: DO RE MI FA SOL LA SI, ma in India non si usa questo metodo, le note vengono chiamate con dei suoni mantrici molto profondi: Sa, Ri, Ga, Ma, Pa, Dha, Ni.  Quando vengono cantati quei suoni, il suono fonetico ed il suono musicale danno luogo ad un particolare movimento del prana e liberano determinati effetti neurologici sulla mente.  Vengono interessati punti di stimolazione neurologica e, proseguendo nella pratica, questo porta all’armonia e al bilanciamento della mente e del corpo. Le 7 note in scala DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI, DO vengono definite “Ottava”. In India l’ ottava viene invece divisa in 22 intervalli.  Questi 22 punti hanno delle posizioni nel corpo chiamate "Nadi".  Da queste Nadi, quando ne abbiamo coscienza, si liberano delle emozioni. I 22 intervalli danno luogo a 12 note divise come segue: DO, DO#(Reb), RE, RE#(Mib) MI, FA, FA #(Solb), SOL,  SOL#(Lab),  LA, LA#(Sib), SI, DO. Combinando  secondo  un particolare schema matematico le 12 note, è possibile costruire 72 scale di 7 suoni.


Quando è in salute e bilanciato, ognuno dei sette maggiori chakra umani ruota ad una costante e predeterminata frequenza o vibrazione. Il Chakra della radice ha una frequenza risonante normale di 256 cicli a secondo, o 256 Hz (il Do centrale del pianoforte). Il Chakra seguente per altezza, il Sacrale, risuona a 288 Hz, che è la nota Re. E ogni chakra via via più alto, nel corpo fisico, ha una nota via via più alta della scala, fino al Si. Questi sette toni o note sono chiamati "Ottava 0". Ogni volta che si sale di un'ottava (per esempio dal Do centrale, 256 Hz, al Do più alto della scala, 512 Hz) si può notare come il valore della frequenza raddoppi. Questa caratteristica molto importante è anche uno dei princìpi di risonanza. Si noti anche che, come il pianoforte ha diverse ottave sopra l'ottava 0, così ne ha anche quel veicolo energetico che chiamiamo "Campo di Energia Umana". Gli Uomini hanno complessivamente cinque ottave associate alla loro Aura, ma solo l'ottava più bassa, la 0, è associata al loro corpo fisico. Ad ottave più alte corrispondono connessioni energetiche tra persone e dimensioni più elevate, partendo dall'ambiente locale della persona (ottava 1), alla Madre Terra in senso Globale (Ottava 2), al nostro sistema solare e in particolare al Sole, l'immediata fonte di tutte le energie "fisiche" che supportano la vita in questo mondo (ottava 3), alla nostra galassia, la via lattea (ottava 4), e all’energia dell’Universo (Ottava 5). Comunque, quando si lavora con la terapia del suono, ci si può concentrare sull'ottava 0, l'ottava associata al corpo fisico e ai suoi maggiori centri di energia. Ci sono sette princìpi che caratterizzano il suono e che in ultima analisi determinano gli effetti che il suono ha sul corpo umano e sui suoi sistemi di energia, questi princìpi sono: Risonanza, Ritmo, Melodia, Armonia, Tonalità, Timbro e Intonazione.
Ogni nota della scala ha una precisa corrispondenza con tanti altri fenomeni che esistono, ad esempio i pianeti del sistema solare, le stagioni, i mesi dell'anno, i punti cardinali ecc. Ogni scala musicale è in relazione alle emozioni, alle stagioni, all’ora del giorno.  Anche la stagione ha un’emozione; quando siamo in primavera abbiamo un’emozione, in inverno un’altra.  Così, nello stesso giorno, vi sono varie emozioni: al momento del risveglio, al mattino, abbiamo un’emozione, durante la giornata altre emozioni si susseguono.  Quindi le scale sono in relazione alle emozioni umane, alle stagioni e alle parti del giorno. L’individuo per loro tramite a sua

Ogni notte noi penetriamo con il sonno, nel mondo spirituale. Quando riusciamo ad ottenere la continuità della coscienza nel sogno, ci appare dapprima il mondo astrale, fatto di luce e colore e poi, piano piano giungiamo ad un altro mondo fatto di suoni, ove si percepisce un "risuonare"  è ciò che in India chiamano "il devachan". L'elemento primordiale di questo mondo è un fluttuante mare di suoni. Durante il sonno, entrando in tale mare di suoni, veniamo permeati da essi nel corpo astrale e nell'io, ritornando il mattino nel corpo, imprimiamo tali suoni dal corpo astrale nel corpo eterico. L'uomo può creare e accogliere in sè, la musica, solo in virtù del fatto che deve per forza averla già in sè e quindi averla conosciuta in un tempo passato, egli la riconosce perchè l'esperienza musicale ricorda e stimola in lui una sorta di affinità con ciò che fuori di lui, avverte in lui. Sperimentare musica non significa conoscere l'elemento musicale, ma ricordarlo. Nella musica vi è insita una disposizione per una nuova evoluzione, vi è qualcosa di profetico per l'evoluzione futura.


ACCORDIAMOCI NELLA VIBRAZIONE DELL'AMORE UNIVERSALE:
Il Cristo ha portato l'Amore, ossia "l'armonia" dopo tale evento si sviluppò "l'accordalità", quindi la possibilità di armonizzare con più note contemporanee in un solo tempo, la melodia. Accordarsi, significa anche "stare insieme", mettersi d'accordo: l'accordo musicale è difatti una sorta di raggruppamento, di unione fra varie note, che si fondono insieme per fungere da campo di base per sostenere o supportare una base melodica. Da questo impulso Cristico che fa protendere verso la riunione, la riunificazione di tanti enti in uno solo, nacque la necessità interiore di voler cantare insieme, originando la polifonia. La polifonia vocale è possibile solo se vi sono un minimo di due o tre persone: difatti la voce singola umana è monofonica, non può da sola esprimere contemporaneamente se non un solo suono alla volta nel tempo. Da tale bisogno si esprime un embrione di ciò che potrà essere in futuro la ricerca dell'altro uomo, indispensabile per poter creare armonia, Amore.



Articolo realizzato da Andrea G. per Mutatemente.com  il 10/01/2016
Molte delle informazioni contenute in questa relazione sono provenienti da queste fonti:

L'essenza della musica (Rudolf Steiner)
Filarmonica bovisio e la dimensione spirituale della musica
www.hemi-sync.com
www.sublimen.com
www.esonet.org
I chakra hanno caratteristiche molto vicine a quelle musicali proprio perché sono vortici di energia: abbiamo una frequenza-vortice base che potremmo chiamare do o base spinale che vibra ad una velocità. Con la stessa qualità di vibrazione, però al doppio della velocità, avremo il do all'ottava superiore; oppure, ad una velocità maggiorata di un terzo, avremo la nota sol legata al chakra del cuore. I Chakra sono, secondo l'antica dottrina indovedica dei Tantra, centri sottili d'azione presenti nel corpo umano anche se non ne siamo consapevoli, ed estremamente importanti perché accumulano, elaborano e trasmettono l'energia vitale universale, e cioè il Prana, o Chi, nell'individuo. Questi "vortici d'energia" inducono stati psichici diversi, che la medicina moderna spiega come cambiamenti biochimici prodotti dall'attività delle ghiandole endocrine. In essi l'universo fisico e psichico dell'uomo si intersecano, compenetrandosi a vicenda.

Nella tabella qui sotto vengono indicati i 7 Chakra principali e le loro corrispondenze: