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La croce Cristiana è una stilizzazione della croce sulla quale i Romani uccidevano i condannati a morte, per crocefissione appunto. Per i Cristiani, rappresenta la sofferenza di Cristo ed il suo sacrificio estremo, la sua morte per liberarci dal peccato e renderci liberi dal male. La sua crocifissione fu l'invito alla salvezza. Nel Vangelo di Giovanni si legge: "Quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me". (Gv 12,32) Il suo significato simbolico pertanto, è anche che l'uomo diviene consapevole dell'esistenza di un piano evolutivo superiore, chiamato il regno dei cieli. Infatti la croce Cristiana ha l'asse orizzontale spostato più in alto rispetto al centro dell'asse verticale, potremmo leggere questo spostamento come simbolo di evoluzione dell'anima dal piano terreno a quello spirituale. Analizzando il significato della crocifissione possiamo anche dedurre che la croce è la piattaforma sulla quale Cristo salì o dalla quale discese. La salita di Gesù sulla croce aprì la strada alla risurrezione e offrì all'umanità la via della salvezza, l'ascesa spirituale dal mondo del peccato al Regno Celeste. Gesù stabilì, attraverso la sua morte e risurrezione, una connessione tra cielo e terra, egli promise ai suoi apostoli, come riportato nel Vangelo secondo Giovanni, che essi avrebbero visto "il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo" (Gv 1,51). I momenti più significanti nell'opera di Gesù ebbero luogo nella dimensione verticale, che vediamo riflessa nel segno della croce: la sua incarnazione verso il basso, la sua morte e discesa al mondo degli inferi, la sua risurrezione e, infine, la sua ascensione. Il Cristiano che con le mani si traccia il "segno della croce", Pronuncia: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, le mani segnano il Padre (Dio Padre/Madre) nella parte superiore della Croce, proprio sulla parte superiore dell'asse verticale che simboleggia il cielo. Nel Pronunciare il nome (del figlio), la mano passa dal capo verso il ventre, potrebbe simboleggiare la discesa di Gesù sulla terra, Dio Padre/Madre che si fa Figlio e uomo. Quando si pronuncia "E dello Spirito Santo", la mano tocca prima la spalla sinistra e poi la destra, risalendo dal ventre verso l'alto e ripercorrendo, simbolicamente, l'asse orizzontale della croce, ossia l'ipotetica linea che simboleggia il piano terreno. Potremmo vedere quest'ultima azione come la dichiarazione che Dio Padre, scende sulla terra facendosi uomo, Gesù, per riconciliarsi con i suoi figli grazie allo Spirito Santo, ossia alla sua azione salvifica. Possiamo dedurre che la Croce Cristiana sia un simbolo che ripercorre l'intero messaggio del nuovo testamento. Dio Padre/Madre potrebbe essere inteso come il Cielo, ossia l'universo intero, coscienza universale. Gesù Cristo potrebbe essere inteso come il "Verbo" di Dio, la sua voce Santissima. Lo Spirito Santo possiamo intenderlo come azione di Dio. Pertanto il segno della croce sul nostro corpo collega la nostra ascesa verso Dio auto-disciplinata con la salvezza cosmica della creazione caduta. Il cuore, il centro focale del segno della croce, è il centro dell'io, la zona dove ha luogo la lotta spirituale. Identificando il corpo con l'universo, e invitando simbolicamente Gesù Cristo al centro del microcosmo che noi siamo, non solo riconosciamo le dimensioni cosmiche della nostra salvezza, ma poniamo la nostra fiducia e speranza in questa salvezza nel Cristo Cosmico, attraverso il quale l'intero universo è stato creato. Nel complesso la Croce Cristiana simboleggia Dio che pensa, parla ed agisce, La rappresentazione di Dio nella sua forma completa, da qui potrebbe derivare l'immenso potere protettivo dal male attribuito alla croce stessa.
Anche se la croce cristiana per il cristianesimo è legata a Gesù Cristo, la vera croce "Cristica" è invece la croce greca. Formata da quattro aste di uguale misura (infatti è detta anche croce quadrata) che si attraversano ad angolo retto. Talora possono essere barrati a forma di quattro tau. In architettura l'incrociarsi di navata e transetto conferisce alle chiese una pianta a croce. Si parla di pianta a croce greca per le chiese in cui la navata e il transetto hanno la stessa lunghezza e s'intersecano a metà della loro lunghezza. La pianta a croce greca è tipica dell'arte bizantina. Un famoso esempio di chiesa a croce greca è la Basilica di San Marco di Venezia.


La croce è un simbolo che fu usato da tutti i crociati e, in modo particolare, da tutti gli ordini militari nati in Terrasanta. Pare che inizialmente quella utilizzata dai Templari fosse patriarcale, con due braccia orizzontali su uno verticale, abbandonata però in seguito a favore della semplice croce rossa in campo bianco, a simboleggiare il loro sacrificio, simile a quello di Cristo, e la purezza dei loro cuori. La croce templare fu adottata dai Cavalieri Templari e in seguito dai Cavalieri Teutonici.


Un'altra forma interessante è quella della Croce di Gerusalemme, formata da una croce greca potenziata di colore rosso su sfondo bianco cantonata da quattro croci più piccole e conosciuta anche con il nome di croce di Terra Santa o croce di Goffredo, è il simbolo della Custodia di Terra Santa. Fu adottata anche come stemma dell'Ordine gerosolimitano: al centro campeggia la croce di Goffredo, formata quindi da cinque croci, cinque come le piaghe di Cristo, una grande centrale e quattro piccole inserite nei quarti delimitati dai quattro bracci. Il colore è rosso sangue per ricordare la crocifissione, ed è contornato dall'oro radioso della resurrezione. Il motto, in un latino medievale popolare, è quello della crociata: "Deus lo vult". La croce di Goffredo di Buglione è sicuramente l'emblema cavalleresco cristiano più antico e fu innalzato sulle mura di Gerusalemme nel giorno della sua conquista.


C'è poi la Croce ansata, definita dei Faraoni e degli Dei (sopra, al centro, ha una specie di occhiello). La Croce ansata, detta anche "La Croce del Nilo" perché la si ritrova spesso scolpita sui monumenti egiziani, rappresentava la Segreta Saggezza, non soltanto per gli antichi Egiziani, ma anche per i Fenici, Caldei, Messicani e Peruviani. Con il passare del tempo i simboli sacri si fecero più complessi e complicati. Nell'epoca egizia, i simboli erano diventati così numerosi e talmente complessi che neppure la metà dei sacerdoti li riusciva a comprendere. Perfino le piramidi dell'Egitto e del Messico sono dirette come i bracci di una croce, verso gli stessi punti di direzione astronomica. La linea dei centri è sul meridiano astronomico, ben conosciuto sia dagli egiziani che dal popolo dei maya. Sebbene la croce sia normalmente un simbolo bidimensionale, talvolta le si aggiunge un secondo polo orizzontale, perpendicolare a quello esistente. Questo tipo di croce decora le cupole e i campanili delle chiese, per esempio russe. Il polo verticale da solo, non è un simbolo abbastanza forte da rappresentare la discesa continua, o meglio l'immanenza, di Dio nell'umanità e l'ascesa dell'uomo. L'aggiunta del raggio orizzontale pone la connessione sovrannaturale di cielo e terra nel contesto della comunità liturgica, riunita attorno all'asse dell'ascesa. In altre parole, mentre l'asse verticale da solo afferma che "c'è una connessione tra cielo e terra", aggiungendo l'asse orizzontale l'affermazione precedente è modificata a significare "c'è una connessione tra cielo e terra, ed è offerta al mondo intero".


Un'altra forma particolarmente importante è quella della cosiddetta "Croce Runica" o "Croce Celtica" alla quale non vi è attribuito tanto un valore religioso quanto di vero e proprio "strumento". Nel 1997 Crichton Miller (un qualificato velista e navigatore con un interesse per la storia antica e le religioni )fece una sorprendente scoperta che avrebbe cambiato per sempre le nostre concezioni del passato storico e religioso. Per dimostrare il suo punto di vista, ha avuto la fortuna di scoprire lo strumento che gli antichi utilizzavano per misurare le stelle e il pianeta su cui viviamo. Lo strumento di navigazione che oggi viene chiamato "sestante" trae le sue origini proprio da quella che noi chiamiamo croce celtica. Questo strumento è in grado di dire il tempo, trovare la latitudine e la longitudine, misurare gli angoli delle stelle, predire i solstizi e gli equinozi e misurare la precessione degli equinozi. Lo strumento può anche trovare l'eclittica così come i poli Nord e Sud, può costruire le mappe e le carte, servire alla progettazione delle piramidi e dei cerchi di pietre e, quando viene utilizzato in combinazione con quei siti osservatorio, è in grado di registrare e prevedere i cicli della natura. Questa croce è dunque un tesoro marittimo di sapienza e fu probabilmente uno strumento essenziale per la costruzione e la progettazione delle piramidi.  Furono scoperti i resti di questo tipo di croce, nascosti dalla Casa di Amen nella Grande Piramide di Khufu a Giza. Questa sorprendente croce è in grado di misurare gli angoli con una precisione di tre minuti d'arco. Ci sono studi che riportano che la croce sia molto più antica delle piramidi poiché è anche responsabile per la costruzione dei cerchi di pietre del Neolitico in Europa, che precedono le piramidi di migliaia d'anni. Fu inoltre scoperto che questa conoscenza è stata tenuta segreta dai Templari e altre "società segrete" attraverso il Medioevo. Questo grande segreto probabilmente condusse alla distruzione della civiltà amerindia da parte dei Conquistadores, quando essi scoprirono che i Maya misuravano le stelle con un oggetto a forma di croce, chiamato "Strumento del potere". Questo oggetto è in grado di misurare tutti i possibili angoli. Accoppiato con una sufficiente conoscenza astronomica, rivela come gli antichi misurassero il tempo tramite le posizioni delle stelle, del Sole, della luna, dei pianeti, e il modo in cui utilizzavano queste misurazioni per navigare gli oceani del mondo.
Possiamo perciò affermare che la croce è la combinazione più semplice possibile di due piani, e attrae l'attenzione precisamente nel punto in cui questi due piani si incrociano. Se potesse parlarci, la sentiremmo dire: "c'è un piano verticale, uno orizzontale, e questi si incontrano". La croce è uno dei simboli più antichi dell'uomo, ne esistono di svariati tipi ma in quasi tutte le sue rappresentazioni è sempre costituita dai due segmenti che si attraversano tra loro, l'uno passante per il centro dell'altro a formare un punto preciso, centro della Croce (dove i Rosacroce mettono una rosa). Molte religioni vedevano nella polarità terra/cielo una maniera per esprimere la polarità sacro/profano, cioè, vita temporale/aldilà, o regno dei mortali/regno degli dèi. Per queste religioni il movimento verticale verso i cieli era spesso accompagnato o simboleggiato da un viaggio spirituale verso l'altro mondo che spesso implicava una morte e una risurrezione. Nel simbolismo Rosacrociano, la fioritura della rosa al punto di intersezione dei due bracci significa conquista della centralità e dell'invariabile mezzo, il pieno dominio dell' orizzontalità, ottenuto con il non agire sull'lo e con l'identificazione con il Sé superiore.

A dispetto di quanto appena detto, va però ricordato che la figura originaria della Croce è il cerchio, indicativo dell'intero Universo, suddiviso nei suoi quattro quadranti, oppure il cerchio simboleggiante il sole, privato di parti della circonferenza, per suggerirne la dinamicità (la rotazione) e l'emanazione di energia. Raffigura anche lo Spirito, l'Altissimo, il cui simbolo è il punto focale del pensiero creatore che si espande creando uno spazio concreto autolimitato (il cerchio). È da questa forma che prende origine la svastica, croce di provenienza indiana e diffusa nell'antichità greco-romana. Rispetto ad una forma più primitiva essa porta ad una geometria lineare degli archi di circonferenza, si origina dunque dal cerchio e l'intreccio dei 2 assi si suddivide in quattro parti tramite i suoi quattro raggi che convergono nel suo centro partendo dai quattro punti cardinali. La parte orizzontale rappresenta la polarità negativa, ma anche il piano materiale, la realtà terrena, posta in mezzo tra Inferi e Cielo, quindi fra regressione ed evoluzione spirituale. L'asse orizzontale intersecando la circonferenza, delimita e crea la prima coppia di opposti Spirito-Materia, il modulo duale della manifestazione. Quello verticale invece ha polarità positiva e simboleggia proprio l'unione tra cielo e terra, tra spirito e materia. Riassumendo: lo Spirito feconda la materia e da origine alla vita (l'opera creativa di Dio). Il centro della croce, il punto di intersezione degli assi, rappresenta il principio universale, l'armonia degli opposti (il Tao, Yin e Yang).
Parlando ancora di croci "senza incrocio d'assi" va inoltre citata quella a forma di Tau. Gli antichi egizi la conoscevano come Anck; la riproducevano con un cartiglio a mo' di manico e la chiamavano la croce della vita e della morte, donata all'uomo spirituale dal Dio-Conoscenza Thot. La sua forma è proprio come una " T ", una linea verticale con una linea orizzontale appoggiata sopra, fu anche adottata dal profeta Ezechiele, da S.Antonio l'eremita, da S.Francesco d'Assisi, dal Papa Innocenzo III (feroce sterminatore dei catari) ma anche dagli gnostici, dai catari stessi, dai templari, dal movimento ereticale degli Spirituali, e da organizzazioni eretico-esoteriche, questo simbolo magico ed arcaico racchiude in sé il segreto del Graal e contemporaneamente la chiave d'accesso all'universo mistico e spirituale. Simboleggia la vita che emerge (risorge) dalle acque. E' la vita portata dalla pioggia che fa sbocciare i semi e li fa innalzare verso l'alto facendoli diventare piante generose di fiori e frutti, simbolo della vita in abbondanza. Questa rappresentazione collegata all'acqua e al cielo mi fa ricordare la famosa poesia di Giuseppe Ungaretti "il mattino", il cui titolo originario però era "Cielo e mare". Con una semplice frase il poeta italiano espresse l'illuminazione dell'improvvisa consapevolezza del senso della vastità del cosmo. "M'illumino d'immenso" è rappresentabile graficamente proprio come una croce. L'asse verticale (m'illumino) e quello orizzontale (l'immenso). Nei vecchi scritti Maya, il Tau invece è generalmente raffigurato come un albero con due rami ricchi di fiori e di frutti. L'albero era visto come un centro sacro che dava senso al mondo in quanto forniva la bramata comunicazione l'alto (la chioma) e il basso (le radici). Il significato della dimensione verticale della croce, e il fatto che il Vangelo spesso si riferisca a essa con il termine greco che tradotto è "legno" o "albero", suggerisce una chiara affinità con il simbolo archetipico pre-cristiano dell'asse del mondo. Anche la croce tradizionale può essere rapportata ad un'albero, più precisamente all'Albero della Vita, che nella sua valenza attiva rappresenta il microcosmo che rispecchia il Macrocosmo. In una leggenda medievale molto diffusa (la leggenda di Seth) sono posti in relazione l'albero dell'Eden, Salomone e la regina di Saba, la croce innalzata a Gerusalemme,"ombelico del mondo", per il supplizio del Redentore. L'immaginario popolare ha così tradotto in "racconto" il polimorfismo dell'albero-croce come centro e asse del cosmo, albero della conoscenza (attraverso il collegamento con Adamo e Salomone ) e albero del sacrificio, entro il comune denominatore archetipico dell'albero della vita.
Concludendo cito un'ulteriore chiave di lettura definita "le due vie della Croce", in questo caso la croce rappresenta i due aspetti di base della vita dell'uomo. La via orizzontale è quella che senza saperlo, la maggioranza dell'umanità segue ancora oggi. È la via meccanica che ci fa nascere, crescere, riprodurci, invecchiare e morire. E durante tutto questo tempo andiamo di qua e di là senza direzione, senza timone né rotta fissa. La verità è che la via orizzontale ci fa vivere come "legni, mossi dalle furiose onde dell'oceano della vita." È la strada dell'ignoranza, benché nessuno la consideri tale, poiché la maggioranza delle persone pensano di sapere tutto. L'ironia di tutto ciò, è che ignorano e questa è la cosa più grave, non sono coscienti di non sapere, e poi passano la loro esistenza ripetendo una volta dopo l'altra sempre gli stessi eventi. È la strada che non porta in nessun posto, è come se vivessimo in un lungo film nel quale ci identifichiamo tanto nei personaggi che ci dimentichiamo che siamo gli spettatori ed abbiamo un'altra vita a parte. In definitiva è il sonno della vita. La via verticale è il sentiero del ritorno a Casa, all'Origine, all'Essenza Una. È il sentiero verso la rivoluzione della coscienza che si può seguire solo coscientemente, con sforzo e sacrificio liberamente scelti. È la via verso la morte del nostro falso IO e della seconda nascita, come ricordano le Sacre Scritture. È la strada che ci conduce dall'oscurità' alla luce, dall'ignoranza alla verità, dalla morte all'immortalità. Si potrebbe dire che esiste un complemento superiore alla seconda via, benché più che cammino sia una sintesi dei due precedenti.
A questo punto non mi voglio dilungare troppo con la descrizione di ogni croce, anche se ci sarebbero molte cose interessanti da dire per esempio sulla Croce di Sant'Andrea, che non è come sembra una semplice X ma due triangoli sovrapposti aperti verso l'alto e verso il basso, un simbolo che indica "congiunzione" ovvero scambio fra due dimensioni. Da una congiunzione si ottiene in qualche modo una moltiplicazione, ecco perché fu adottata anche in matematica. Ci sarebbe ancora da parlare della Croce di San Pietro apostolo (quella posta in senso inverso perché secondo la tradizione San Pietro apostolo fu crocifisso a testa in giù) oppure della croce pisana, quella trilobata e ancora di molte altre ma credo sia più interessante conoscere qualche altra chiave di lettura della croce in generale piuttosto che delle sue varie forme.

Prendiamo ancora in esame l'esempio della linea verticale con la linea orizzontale, quindi una forza attiva (I) con una passiva (-), quando queste due forze si  combinano abbiamo la creazione di una terza forza, idea, o entità. Dall'alto scende una frequenza di Emanazione che feconda in basso una frequenza di Ricezione, dal punto d'incontro (il centro) avviene la Creazione.

Anche in astrologia esoterica ci sono analogie con la croce e gli esseri umani che possono trovarsi in tre condizioni evolutive, posti su:
- Croce Mobile (Uomo Ilico o materiale)
- Croce Fissa (Uomo Psichico o emotivo)
- Croce Cardinale (Uomo Pneumatico o spirituale)
LA CROCE, Simboli, significati, interpretazioni:

Uno dei simboli più presenti nella quotidianità è senza alcun dubbio la croce. La troviamo nei segnali stradali, in matematica, nella magia, nella musica e in tante altre situazioni ma principalmente in ambito spirituale e soprattutto collegata alla religione. In questo articolo tratterò le numerose ed ampie dimensioni di interpretazione che il simbolo possiede, tanto per l'uomo come per il cosmo, è un simbolo archetipo trovato in tutte le culture, per questo motivo si può dire che la croce ha un carattere universale. La parola "croce" deriva probabilmente dal sanscrito krugga che significa "bastone"; i Greci la chiamarono stauròs, "palo"; gli Ebrei 'es "albero". Questi nomi indicano l'origine primitiva della croce come supplizio: un albero o un palo al quale i condannati venivano confitti con chiodi, o legati con funi, oppure impalati.

La croce è (in quasi tutti i casi) convergente con il numero quattro, le quattro braccia riportano al più simbolico tra i numeri e intorno al numero quattro si incontrano credenze in molte culture, anche lontane dal cristianesimo. Il numero quattro riporta subito al quadrato, simbolo di ordine contrapposto al cerchio, superamento del dualismo, che viene portato nel quadrato, simbolo di completezza ma anche di mistero. Il quadrato simboleggia la capacità dell'uomo di portare ordine nel cosmo. La croce però contiene anche il centro, quindi il superamento della quadrinomia mediante il raggiungimento dell'origine dei 4 elementi, attraverso il passaggio al numero successivo, il cinque, ovvero alla "quintessenza" l'elemento puramente immateriale, lo spirito del mondo, dal quale sono stati generati, e separati nelle 4 direzioni  i 4 elementi (aria, acqua, fuoco, terra).

Una diversa chiave di lettura invece collega la croce al numero 3, due assi (2) che si uniscono formando un (1) punto (2+1=3) un potente simbolo esoterico legato alla nascita-crescita-morte. E qui l'associazione ad un simbolismo sessuale è inevitabile, è molto evidente l'unione del maschile (verticale) con il femminile (orizzontale), quindi uomo-donna-prole, che ritroviamo nell'idea della fecondità simboleggiata dalla croce, ed esemplifica come le energie e le forme materiali si muovano spesso in un sistema binario o doppio, capace di generare una terza energia molto potente. La raffigurazione stilizzata di due persone di sesso diverso che si uniscono intimamente fra loro per dar vita a una nuova creatura, ci induce a riflettere su un altro significato della Croce, e cioè la risoluzione dialettica degli opposti. Tali opposti sono le due braccia della croce, che venendo assorbite in un unico contesto, cioè la Croce stessa, appaiono non più antitetici, bensì complementari fra loro.
Come abbiamo detto all'inizio, la croce è rappresentata con due linee che si intersecano nel centro, giusto in quel punto di unione vi è simbolicamente il "Quinto Elemento" nel quale "la morte della morte" rappresenta la vita nuova, esperienza questa che ogni persona dovrebbe sperimentare nel suo proprio essere. Si deve vivere nei due mondi, nel mondo degli uomini e in quello delle forme, cioè secondo il tragitto orizzontale, e contemporaneamente si deve vivere pienamente cosciente nel regno spirituale, la via verticale. Perché le due strade sono necessarie per raggiungere la realizzazione dell'Essere.

Andrea G.








Articolo redatto traendo spunto dalle fonti:

Alice A. Bailey: "Esoteric Astrology", Lucis Publishing Company
http://www.wakingtimes.com
http://www.mitiemisteri.it
http://www.fraternityunion.eu
http://universodelmistero.forumcommunity.net/
http://www.natidallospirito.com
http://hermetic.com